Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
La chimera
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Idillii

L’ANDRÒGINE 30.

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Idillii

L’ANDRÒGINE 30.

Ermafrodìto, il semidio procace,

sta ne la fonte immerso

come in un letto d’oro; ed il ben terso

corpo dona a l’abbraccio di Salmace.

Tremano i fiori su la calda linfa

i calici schiudendo,

mentre si compie l’imeneo stupendo

de ’l figliuol di Mercurio con la ninfa.

A la marina, a ’l bosco, a ’l piano, a ’l monte

una immensa letizia

muove da ’l padre Sole: arde propizia

la voluttà su l’amorosa fonte.

E sal con deità di giovinezza

ne ’l favore di Giove

il gentil mostro che le forme nuove

ha temprate di forza e di bellezza.



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