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Intermezzo melico
ROMANZA 39.
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I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Ecco Settembre. O amore
mio triste, sogneremo.
In questo ciel l’estremo
sogno dileguerà.
D’un pensoso dolore
Settembre il ciel riempie.
Gli languon su le tempie
le rose de l’està.
Egli pensa. Un vapore
lento per l’aer fuma
e lento si consuma
ne la serenità.
Egli soffre. Il dì muore.
Come un lieve asfodelo,
la nuova luna in cielo,
ecco, traspare già.
S’apre il celeste fiore,
l’esile fior notturno:
guarda il mar taciturno
ove si specchierà;
guarda con dolce ardore
il vespero fuggente.
Sia così dolce e ardente
l’ultima voluttà!
Jessica, S. V.