Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
La chimera
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Intermezzo melico

ROMANZA 43.

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ROMANZA 43.

Ne le sue nubi avvolta

la Luna si riposa,

come in profondo letto.

Ridendo, a volta a volta,

sorge come una sposa

ignuda a mezzo il petto.

Ancor su l’acqua splende

trepidamente in arco

il solco de ’l naviglio;

e lungi si protende

la fresca ombra de ’l parco

entro il chiaror vermiglio.

Ne l’aria de la notte

il fior d’arancio effonde

odor più dolce e pieno,

misto a ’l fior d’oleandro.

Su la scala, ove rotte

hanno gemiti l’onde,

Rosalinda vien meno

tra le braccia a Silvandro.



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