Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
La chimera
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Sonetti delle fate

GRASINDA 61.

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GRASINDA 61.

Dorme Grasinda in mezzo a’ suoi tesori,

ove l’incanto un sonno alto le impose.

E l’intima dolcezza de le cose

ver lei migra in assai vaghi romori.

Fremono a torno li alberi canori,

da la grande armonia piovendo rose

quasi che per virtù misteriose

si rispandano i suoni in rari fiori.

Lento il corpo ne ’l sonno a ’l ritmo cede;

compongonsi le membra agili in arco

e prendon forma di lunata lira.

Si tendono le chiome argute al piede

facendo strano a’ due pollici incarco;

e su tal corda l’anima sospira.



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