Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
La chimera
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Sonetti delle fate

ORIANA INFEDELE 64.

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ORIANA INFEDELE 64.

Quando Amadigi con l’eterna amante

giunse a l’isola Ferma (auree ne ’l giorno

lucean le mura ed i verzieri in torno

aulivano), le porte d’adamante

s’apriron mute e gravi, a ’l suon de ’l corno;

ma, lasciando Oriana a Floridante,

il Donzello del mare, almo e raggiante,

penetrò solo ne ’l divin soggiorno.

Disse a la donna il bel sir di Castiglia:

Ahi che troppo di te m’arse il desio!

Or tu m’odi! — E la trasse ai labirinti.

Mago ne l’aria odore di iacinti

vinse Oriana de ’l soave oblio.

Ridea Lurchetto in sua faccia vermiglia.



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