Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
La chimera
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Sonetti dell’anima

III ALL’IDEALE 67.

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III

ALL’IDEALE 67.

Tu sei la luce limpida e tranquilla

ove il mal ne li spiriti fuggenti

perdesi, come ne le foglie a’ venti

perdeasi la sentenzia di Sibilla.

La fontana tu sei che canta e brilla

ne l’alba e chiama all’acqua i sizienti:

accorron essi, come l’api ardenti

a ’l giglio che il più puro miel distilla.

Ma non poss’io veder la tua sovrana

luce, poi che un crudele bacio ancora

queste aggravate palpebre m’aggrava.

Bere io non posso a la tua pia fontana,

poi che un crudele bacio m’addolora

questa bocca che molto t’anelava.




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