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V
LA PIETÀ 69.
Quando da l’asta il pio conte Guilano
ebbe rotto il gran petto, impietosita
volle Oranda tener su la ferita
tutta una notte la sua bella mano.
Fu l’inusato impedimento vano,
ché un rio vermiglio corse in fra le dita.
Ma lieto il paladin rese la vita,
tanto gli piacque l’atto dolce e strano.
Non io così; però che ne ’l dolce atto,
sentendo l’onda correre, tu goda,
e un poco io provi l’unghie tue sottili.
Ed, ahi, non fugge l’anima sì ratto,
per l’orribile varco, che non oda
tu sorridendo i miei gemiti vili.