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VIII
Talor, mentre son vile, ne la notte
de ’l mio dolore un’improvvisa luce
s’apre; e così candidamente luce
che più fredda e profonda è poi la notte.
Non tu vieni, o sorella, a questa notte
recando la pietà de la tua luce?
L’anima s’alza, poi che un sogno luce
in lei fuggendo come lampo in notte.
Oh ricordarsi! Oh allor che da ’l mio sangue
ella parve salir come una nube
di gloria, come un turbine di gioia!
Oh allor che tutto il giovenil mio sangue
cantava lei risaliente in nube
d’anèmoli, su fiamme alte di gioia!