Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
La città morta
Lettura del testo

ATTO QUINTO

«»

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

ATTO QUINTO

 

Un luogo solitario e selvaggio, presso un avvallamento che si profonda tra il minor corno della montagna Eubea e il fianco inaccessibile della cittadella. I mirti vigoreggiano per mezzo agli aspri macigni e ai ruderi ciclopici. L'acqua della fonte Perseia, sgorgando di tra le rocce, si raccoglie in una cavità simile a una conca: d'onde poi scorre e si perde pel botro pietroso. Nell'antichissima solitudine, già occupata dal mistero della notte, s'ode il gorgogliare delle scaturigini perenni.

 

 

 


«»

IntraText® (VA2) Copyright 1996-2013 EuloTech SRL