Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Elegie romane
Lettura del testo

Libro terzo

In San Pietro 15.

«»

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

In San Pietro 15.

L’absida è nel mistero raccolta. Un’ombra rossastra

occupa il vano. Al fondo luce il metallo, enorme.

Sorgono scintillando per l’ombra le quattro colonne

che nel pagano bronzo torse il Bernini a spire.

Sopra la croce il grande miracolo pende, che in terra

offre alla faticosa anima umana un cielo.

Lampade tutte d’oro in torno alla duplice scala

ardono, dove il sesto Pio reclinato prega.

Muti, il mistero e l’ombra s’addensano in velo di morte.

L’ora si perde. Un passo va lontanando: tace.

Ma di repente il Sole, fierissimo violatore,

(oh trionfate nubi pel ceruleo

giugno!) fendendo l’ombra dal culmine, investe la fredda

tomba ove Paol terzo, calvo e barbato, siede.

Sotto il suo bacio, come un tempo nel letto del Borgia,

rosea nel marmo vive Giulia Farnese ignuda.



«»

IntraText® (VA2) Copyright 1996-2013 EuloTech SRL