Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Elegie romane
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Libro quarto

Vestigia 21

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Vestigia 21

E tu ritorni, o Vita? Ritorni a me con un riso

dubio, ed in mano fronde trascolorate rechi.

E tu ritorni, o Amore? Obliquo ritorni, ed in mano

rechi l’antica tazza, piena d’un falso vino.

Dice la Vita: — Guardi tu in dietro gli antichi vestigi?

Sonvi più dolci frutti, altri ignorati beni. —

Dice l’Amore: — Bevi. — Ripete egli antiche parole.

Ecco la nova ebrezza, lo sconosciuto bene. —

L’Anima dice: — Vane lusinghe. Io chiudo un supremo

sogno. Da me il mio sogno non uscirà già mai. —

Pure, si volge; guarda gli antichi vestigi. Oh silente

pallida ignuda selva non obliata mai!



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