Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Le faville del maglio
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LA MASCHERA AEREA

II

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II

Or Quel desio, più fervido e men folle,

ombre ben altre cerca e prede spera

se cantar oda inno di primavera

le tue natività di colle in colle.

Quel tuo sapor di su la bocca molle

mi discese nell’anima severa

allor ch’io trassi la mia legge vera

dalla guaina delle mie midolle.

I figli miei, concetti nell’ebrezza

come delitti sacri alla dimane,

or chiedono che tu lor sii materna.

Rósi dal marchio della tua bellezza

ti chiamano, famelici del pane

promesso dalla tua semenza eterna.



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