Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Le faville del maglio
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LE FAVILLE DEL MAGLIO

a lorenzo elateo

V

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V

Apparita nel cielo è fra un groviglio

di nuvoli la faccia di Medusa.

E tutto, dell’atroce onda profusa

dal mozzo collo, il vespero è vermiglio.

Nera la selva sta su l’aspro ciglio

come muraglia di basalto chiusa.

Porta alle genti ree l’Arno l’accusa

che Dante enfiò ne’ crucci dell’esiglio?

Vòltola fango e sangue il tristo fosso.

Un cadavere contra ogni macigno

urta con sordo tonfo, e il corso ingombra.

Sette fiumane colorate in rosso

vi traboccano, e sì lo fan sanguigno.

E il Marzocco ferito urla nell’ombra.


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