Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Intermezzo
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Vere novo 3.

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Vere novo 3.

Primavera, su i tiepidi guanciali

volge per me sempre notturna l’Ora.

In vano il tuo novello sole indora

mattutino i deserti davanzali.

I mandorli con vesti nuziali

ridono dunque ne l’azzurro ancóra?

L’arboscello pieghevole s’infiora

su ’l rivo? Il lino ondeggia nei novali?

Non li vedranno questi occhi oscurati.

Non ti vedrò sorridere, o soave

Primavera che l’anima mia sogna.

Non verrò sotto i mandorli e ne’ prati

e pesolchi e pel rivo. Troppo grave

su ’l cor mi peserebbe la vergogna.



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