Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Intermezzo
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La morte del dio 8.

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La morte del dio 8.

Ἀπώλετο παγὸς Ἄδωνις.

«Spargono del più dolce olio aromale

élleno e di lor pianto le supine

membra del dio. Per ogni effuso crine

armoniosamente il dolor sale

O antico Sogno di deliziale

morte, io ti prego che t’avveri al fine,

se può la morte rendere divine

le mie membra su ’l letto funerale!

«Al ciel vermiglio, ove il dolor si spande

solo, tendon le braccia e ne l’ebrezza

lùgubre chiamano a gran voce Astarte

Così moriva il Giovine, in un grande

mistero di dolore e di bellezza

quale già finsero il mio Sogno e l’Arte.



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