Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Intermezzo
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Quousque eadem? 11.

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Quousque eadem? 11.

Oh cessate! La musica mi stanca.

Ho disgusto del sogno come d’una

bevanda troppo facile. Nessuna

magia mi renderà quel che mi manca.

Con quanto affanno il giovincello arranca

dietro l’amore, dietro la fortuna!

La donna, se ben fa come la luna,

è sempre quella, sia bruna, sia bianca.

Estati, autunni, inverni, primavere,

o vicende costanti, ore infinite,

che stanchezza m’assale s’io vi penso!

O stanchezza indicibile, d’avere

sempre su ’l capo il ciel mite ed immite!

Chi potrà darmi un qualche nuovo senso?



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