Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Intermezzo
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Il censore

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Il censore

Ohe iam satis est!

Sono spogliati tutti i miei rosai.

Non più ghirlande! E la mia coppa è vuota.

Bevvi bevvi e ribevvi. Al fine ignota

non m’è nessuna ebrezza. Tutto osai.

Dice il Vecchio: — Ora dunque che farai?

Andrai tu in cerca d’un che ti percuota?

Gli porgerai tu l’una e l’altra gota?

Tra il cilicio e il capestro scegli omai. —

Date al collo ventenne un buon capestro!

Ecco, ho scelto. Ma forse, o Sapiente,

tu sai qualche lascivia a me sfuggita.

Sii da ultimo dunque il mio maestro,

Vecchio, tu che così profondamente

conosci le vergogne de la vita.



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