Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Intermezzo
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Le adultere

Erodiade 15.

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Erodiade 15.

Dicebat enim Joannes Herodi:

Non licet tibi habere uxorem fratris tui.

Su ’l suo letto di cedro e d’oro è insonne

Erodiade al fianco del Tetrarca,

pavida se gemendo l’aura varca

i profondi atrii selve di colonne.

Per lei sopire levano le donne

un canto lene, mentre in ciel s’inarca

la pura luna. Al fianco del Tetrarca

pavida sta la concubina insonne.

Ecco su ’l piatto il capo del Battista

e il nero sangue e la gran barba irsuta

e le palpebre atroci ancóra aperte

e le pupille orribili e la trista

bocca, che sì gran ruggito avea, muta

e la mascella leonina inerte.



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