Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Intermezzo
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Le adultere

Godoleva 16.

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Godoleva 16.

Os vulvae insaturabilis.

Ignis vero nunquam dicit:

Sufficit.

«Ti punirò dove più ribolle

la tua lussuria: nel tuo ventre osceno

che premettero i drudi, nel tuo seno

che palparono…» Disse. E così volle.

Prese una rossa face (urlava, folle

di paura, la donna su ’l terreno

ignuda) e di suo pugno, in vista pieno

d’atroce gioia, arse la carne molle.

Urlava e si torceva su l’ondosa

chioma ferina la combusta, mentre

spandeasi il lezzo da la piaga enorme.

Ma non restò colui sin che la rosa

impudica non parve sotto il ventre

convulso un antro fumigante e informe.



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