Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Intermezzo
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Le adultere

La duchessa di Bracciano 19.

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La duchessa di Bracciano 19.

Sventura volle che in donna di

grande animo e di sì ornato

sapere ardesse uno ismisurato

fuoco di desiderii insani…

Ne l’alta stanza, ove al gran gesto truce

del duca urlò poi stette il cavaliere

Troilo impietrato, s’ode ora cadere

grave il silenzio per la cupa luce.

La notte su da gli orti non v’adduce

fiato. Stan, come piombo, le portiere

immote; immota sta su ’l candeliere

la fiaccola. Una spada a terra luce.

Da l’aperto verone quel ciel puro

scintilla cui mirò Lelio Torelli

cantando la ballata del Caccini.

Sola nel letto come tomba oscuro,

presa il collo nel laccio, tra i capelli

neri sta, livida, Isabella Orsini.



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