Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Intermezzo
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Eleganze

La gavotta 29.

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La gavotta 29.

Ieri un vivo rondò del Cimarosa

da la spinetta al fin gli echi sopiti

ne’ campi de gli arazzi scoloriti

riscosse e fra le tende alte di rosa.

Spande oggi il sol con gioia impetuosa

l’oro su quel languor di tinte miti.

Un’anima novella, ai caldi inviti,

par che sorrida in ogni morta cosa.

La dama è china, a la spinetta. Sale

ogni mio verso in ritmo de l’Adagio

per la sua nuca al nimbo de’ capelli.

Ma, mentre io le susurro il madrigale,

rompe ella in un suo bel riso malvagio,

passando a una gavotta del Jommelli.



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