Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Intermezzo
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Eleganze

Erotica-heroica

II 33.

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II 33.

Principe un tempo amai sotto aurorali

cieli donne possenti in un paese

ricco d’antiche selve circomprese

da meandri di fiumi imperiali.

E fui pugnace; ed infiniti mali

addussi ai vinti ne le mie contese;

e più d’un rogo la mia mano accese

per l’orgia ne le sere trionfali.

Dove e quando colui che froda e langue

in vili amori, èbbesi de la Terra

una sì fiera vision vermiglia?

Dove e quando poté, de l’ostil sangue

deterso, al letto suo preda di guerra

trarre, o dio Sole, l’ultima tua figlia?



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