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Il sangue de le vergini ogni cosa vermiglia
vince in fulgore: vince la porpora e la fiamma.
Ecco, ne la memoria, veggo morir la figlia
d’un dio colpita come la fuggitiva damma
in un fianco. Il suo volto su la terra s’ingiglia.
Il Sagittario strappa da ’l puro fianco il tèlo
infallibile, rosso de ’l sangue verginale.
Poi, grande e truce come Ercole a lo Stinfale,
con un gesto possente lo scaglia contro il cielo
azzurro ove in silenzio passa un volo augurale.
E, mentre con aquileo sguardo segue le ambagi
de ’l vol silenzioso e vi cerca i presagi,
gli ricade da ’l cielo su la fronte una stilla
di quel sangue ancor tepida, che al sole riscintilla
più del piròpo. Ed Egli non cerca altri presagi.
Su la gran fronte eroica sta la gemma; tranquilla
ride nel cor la gioia de le future stragi.