Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Intermezzo
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Eleganze

Il sangue de le vergini 35.

IV

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IV

Partivano i guerrieri, tutti; per ogni vena

sentìan come un giocondo aroma, ed una face

avean tutti. Su i culmini a la notte serena

accesero, danzando, i fuochi de la pace.

E danzarono a ’l lume de i fuochi e de le stelle,

e larghi pasti fecero, e cantarono canti

fragorosi di gioia.

Ma ne la gioia belle

parvero le straniere a gli stranieri. E, avanti

che ne la notte i sacri fuochi de l’alleanze

si spegnessero, i cuori d’una brama ferina

si gonfiarono. E, avanti che i cerchi de le danze

si sciogliessero, i cuori a l’usata rapina

anelarono. Belle parvero le straniere

a gli stranieri. Il primo grido che diè la prima

vergine su ’l terreno premuta da l’arciere

violatore, il segno fu de la strage.

In cima

a i boschi di Cheresto rosseggiava l’aurora

novella; e su la terra, dove il Padre la mano

avea steso, fumavano i fuochi non ancóra

estinti e i bulicanti rivi de ’l sangue umano.


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