Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Intermezzo
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Intermezzo di rime [Editio princeps, 1883]

II Studii di nudo

II

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II

Quando a ’l vinto d’amor lenta si niega

e con perfido invito ella si abbatte,

e l’iride ne ’l bianco le si annega

simile a un fiore gläuco ne ’l latte,

e ne ’l disìo la faccia le si piega

in dietro balenando, e le scarlatte

labbra feroci mostrano una sega

di denti acuti a lui che in van combatte,

nulla è più bello che quel serpentino

allungarsi e restare irrigidita

con un supremo riso entro ne li occhi,

se l’uom, livido in faccia, a capo chino,

ebbro d’ira, tenendola a la vita,

su ’l collo i baci aridi a ’l fin le scocchi.


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