IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | Cerca |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
II
Non mai vi vidi io dunque ilare, a ’l fresco,
ne i rossi novilunî di Siviglia,
urtare il marmo d’un cortil moresco
co ’l piè gentile, a suon di seghidiglia?
Ne i circoli de l’agile arabesco
ondeggiava fremendo la mantiglia;
e s’apriva per l’ansia, come un fresco
fiore, l’anel de la bocca vermiglia.
Stanca sedeste, ove il raggio lunare
sotto l’arco moriva, a ’l dolce invito
aprendo con le fini unghie un’arancia:
quand’io chino su voi, senza parlare,
entro il fumo e l’odor de ’l papelito
arditamente vi baciai la guancia.