Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
Isaotta Guttadauro ed altre poesie
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IDILLII

L’ANDRÒGINE

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                       L’ANDRÒGINE

Ermafrodito, il semidio procace,
sta ne la fonte immerso
come in un letto d’oro; ed il ben terso
corpo dona a l’abbraccio di Salmace.

Tremano i fiori su la calda linfa
i calici schiudendo,
mentre si compie l’imeneo stupendo
de ’l figliuol di Mercurio con la ninfa.

A la marina, a ’l bosco, a ’l piano, a ’l monte
una immensa letizia
muove da ’l padre Sole: arde propizia
la voluttà su l’amorosa fonte.

E sal con deità di giovinezza
ne ’l favore di Giove
il gentil mostro che le forme nuove
ha temprate di forza e di bellezza.
[136]

 

                      


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