Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
L'isotteo
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I. Il dolce grappolo2.

IV

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IV

Oh ne la valle concava d’Orlando

inaspettata vista de ’l tesoro!

Giacea la bella vigna fiammeggiando

con tralci di rubino e foglie d’oro;

e uno stuolo d’augelli roteando

facea nel mezzo della vigna un coro.

O Madonna Isaotta, ecco la vita! —

io le gridai con l’anima rapita.

Ed in alto gridò lo stuol canoro.

Io la trassi a quel loco: ella più lesta

venìa, ché forte io la tenea per mano.

Tutta rosea volgea da me la testa,

bella come la bella Blanzesmano

allor che la baciò per la foresta

l’amato suo Lancialotto sovrano.

E le dissi: — O Madonna, io tengo il patto.

Per voi colgo il fatal grappolo intatto. —

Ella mi diede il bacio sovrumano.




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