Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
L'isotteo
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III. Isaotta nel bosco

Ballata terza 6.

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Ballata terza 6.

Ella disse: — Cerchiamo le viole

tra l’erbe, ché non son lungi nascoste. —

(O fiori, che a me foste

cagion di gaudio, vostro pregio io spando.)

Balzai a terra; ed ella, anche d’un salto,

vennemi sovra il petto,

ridendo. Propagaronsi per l’ôra

le freschissime risa, in mezzo a l’alto

silenzio; ed il ginnetto

anitrì ver la dolce sua signora.

Noi ci mettemmo allora

su l’odorosa traccia a ricercare

ne ’l bosco giovinetto.

Chini su ’l suol pratìo, senza parlare,

noi eravamo intesi a quel diletto.

S’udivano i cavalli pascolare

da presso e impazienti ad ora ad ora

scuoter li arcioni, forte respirando.




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