Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
L'isotteo
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III. Isaotta nel bosco

Ballata quarta 7.

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Ballata quarta 7.

Piovea su ’l verde il sol di marzo, infranto,

però che avea corami allegra lotta.

E le man d’Isaotta

sparivano in tra ’l verde, a quando a quando.

Oh mani belle, oh mani bianche e pure

come ostie in sacramento,

dolci a li afflitti, prodighe, regali

meglio che a’ tempi gai de l’avventure!

Oh mani che il cruento

cuor nostro ignavo e le piaghe mortali

e tutti i nostri mali

con infinita carità guariste,

ed a ’l nostro tormento

le porte d’oro de’ bei sogni apriste,

e a ’l nostro ardore cieco e violento

in coppa d’oro un vin sereno offriste!

Oh bianche mani, oh gigli spiritali

tra le viole, ne ’l chiarore blando!




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