Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
L'isotteo
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III. Isaotta nel bosco

Ballata settima 10.

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Ballata settima 10.

Il mister favoloso in cui la selva

era sommersa, e quella voce umana

che dava ad una vana

ombra la vita, e quel chiarore blando,

il senso mi cingean di tal malìa

ch’io mi credeva udire

suono di corni in lontananza ròco

e veder cervi a mezzo de la via,

grandi e candidi, escire

con in fronte una croce alta di fuoco.

Strano li alberi gioco

facean di luci. L’un parea, tra’ rai,

smeraldi partorire;

l’altro balzar da li orridi prunai

come serpente, in mal attorte spire.

Disse Madonna: — Si convenne Elai

un tempo con Astìoco in questo loco,

il qual re meriggiava poetando.




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