Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
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LIBRO SECONDO - ELETTRA

9 - Canti della morte e della gloria

III.

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III.

 

La gloria fu. L'ultime vite insigni

si spengono sul suol di Dante a un tratto

come le faci in un festin protratto

quando il cielo arde di baglior sanguigni.

 

Vanno lungi da noi l'Aquile e i Cigni:

quei ch'ebber pronta la virtù dell'atto

e quei ch'ebber nel cuore il sogno intatto;

né si vede che il seme lor ralligni.

 

Alziamo gli Inni funebri, sul gregge

ignaro, alla Potenza che ci lascia,

alla Bellezza che da noi s'esilia.

 

Implacabile è il Canto e la sua legge.

E però leva su, vinci l'ambascia,

Anima mia. Questa è la tua vigilia.

 

 

 


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