Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
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LIBRO SECONDO - ELETTRA

19 - Le città del silenzio

2 - PRATO

VIII.

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VIII.

 

E Guido del Palagio, il Fiorentino,

non mandò egli sue canzoni al banco

di Porta Fuia, al mercatante Bianco,

all'orfano di Marco di Datino?

 

Guido le belle rime e l'angioino

fiordaliso donavagli il Re franco.

Per le terre a far paci, non mai stanco,

sen giva il vecchio vestito di lino.

 

«Probitas» scrisse il re nel suo diploma.

Cantava Guido: «O gentil popolano,

sia chi si vuole, ascolta il mio latino!».

 

E l'orfano di Marco di Datino

ripetea, tra la rascia e il pannolano:

«Recatevi a memoria l'alta Roma!».

 


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