Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
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LIBRO SECONDO - ELETTRA

20 - Le città del silenzio

1 - PERUGIA

IV.

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IV.

 

Dorme col suo bagascio Simonetto

che in vita non conobbe mai paura

ed Astorre non sa che in sepoltura

è per mutarsi il nuzial suo letto.

 

«Griffa! Griffa!» Il perduto giovinetto

apre tutte le porte alla congiura.

Ecco primo il bastardo. Ei raffigura

il grande Astorre al grande ignudo petto.

 

Questi urla: «Misero Astorre che more

commo poltrone!». E spira sotto i colpi

ciechi d'Ottaviano dalla Corgna.

 

Ma Gian Pavolo, il suo vendicatore

che tornerà lione tra le volpi,

escito è in salvo per la Porta Borgna.

 


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