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Coi fanti e con le lance alle Due Porte
Iovan Pavolo vien sul suo morello.
Nitrire ode il corsiero del fratello
tradito; e il cor gli rugge: «A morte! A morte!».
Di repente rivolgesi la sorte.
«Addosso a Corgna! A me Monte Sperello!»
D'ogni banda cavalcano al macello
i partigiani in arme con le scorte.
Entra il gran falco da Sant'Ercolano
e incontra il figlio d'Atalanta. «Addio,
traditore Grifone: sei pur qua!
Non t'ammazzo. Non vo' metter la mano
io nel mio sangue. Vattene con Dio.»
E sprona innanzi a prender la città.