Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
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LIBRO SECONDO - ELETTRA

20 - Le città del silenzio

1 - PERUGIA

VII.

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VII.

 

Cade reciso il bello infame fiore.

Filippo Cencie con Messer Gintile

l'abbatte in su le selci. «O Grifon vile,

or tu griffa se puoi, vil traditore»

 

Portato è in piazza su la bara, ad ore

ventidue, come Astorre! Il grido ostile

tacesi a un tratto. Ecco la giovenile

madre china sul figlio che si muore.

 

Ecco Atalanta, la viola aulente,

ecco Zenopia, la soave rosa,

più belle nell'orror della gramaglia.

 

Inondano di pianto il moriente.

E intorno alla bellezza dolorosa

sospeso arde il furor della battaglia.

 


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