Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
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LIBRO SECONDO - ELETTRA

20 - Le città del silenzio

4 - GUBBIO

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4 - GUBBIO

 

Agobbio, quell'artiere di Dalmazia

che asil di Muse il bel monte d'Urbino

fece, l'asprezza tua nell'Apennino

guerreggiato temprò con la sua grazia.

 

Or tristo e spoglio il tuo Palagio spazia

tra l'azzurro dell'aere e del lino.

Ma ne' tuoi bronzi arcani il tuo destino

resiste alla barbarie che ti strazia.

 

E, se teco non più ridon le carte

di Oderisi cui Dante sotto il pondo

vide andar chino tra la lenta greggia,

 

l'argilla incorruttibile per l'arte

di Mastro Giorgio splende; e in tutto il mondo

l'alta tua nominanza ne rosseggia.

 

 


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