Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
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LIBRO SECONDO - ELETTRA

21 - Le città del silenzio

2 - CORTONA

III.

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III.

 

Dirompendo col vomere l'antica

gleba etrusca il bifolco, a Sepoltaglia,

all'Ossaia, la spada e la medaglia

scopre laddove ondeggerà la spica.

 

Chi sa, nell'ansia della sua fatica

sotto l'ignea fersa, non l'assaglia

un sùbito furore di battaglia

a trionfar la sorte sua nemica!

 

Muzio Attèndolo Sforza nella rovere

di Cotignola gitta il suo marrello

e ferrato cavalca al gran destino.

 

Sono le glebe tue fatte sì povere,

o Italia, che non sórgavi un novello

Eroe dall'aspro sangue contadino?

 

 


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