Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
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LIBRO TERZO - ALCYONE

47 - L'alloro oceanico

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47 - L'alloro oceanico

 

Oleandro d'Apollo, ambiguo arbusto

che d'ambra aulisci nell'ardente sera;

melagrano, e il tuo rosso balausto

quasi fiammella in calice di cera;

 

nautico pino, e il tuo scoglioso fusto

e i coni entro la chioma tua leggera;

olivo intorto da dolor vetusto,

e l'oliva tua dolce che s'annera;

 

ginepro irsuto, mirto caloroso,

lentisco, terebinto, caprifoglio,

cento corone dell'Estate ausonia;

 

ma te, sargasso, re del Marerboso,

vasto alloro del gorgo, anche te voglio,

che bacche fai come la fronda aonia.

 

 

 


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