Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
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LIBRO TERZO - ALCYONE

59 - Il tessalo

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59 - Il tessalo

 

Tra i fusti ove le radiche fan groppo

e già si gonfia venenato il fungo,

odo incognito piede solidungo

come bronzo sonar contra l'intoppo.

 

Caval brado non è; però che troppo

forte suoni lo scàlpito ed a lungo

per la selva selvaggia ove no l' giungo

duri l'irrefrenabile galoppo.

 

Certo è l'ugna del Tessalo bimembre

contra i rigidi coni e l'aspre stirpi

sonante, l'ugna del Centauro illeso.

 

Ei vuole, mentre il giovine Settembre

circa il fragile vetro intesse scirpi

bevere il nero vino all'otre obeso.

 

 

 


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