Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
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LIBRO QUINTO - CANTI DELLA GUERRA LATINA

4 - Ode alla nazione Serba

III.

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III.

 

O Serbia, lo squallido boia

per far di vergogna vendetta

e per boccheggiare nel sangue

prima che la lingua s'annodi,

per comunicare nel sangue

prima che la lingua s'annodi,

per anco leccar salso sangue

prima dell'eterno digiuno,

per compiere senza rimorso

la lunga sua vita terrena,

imperator di pie frodi

e re di fedele catena,

con alfine un'ultima stretta

di laccio, con una suprema

strangolazione, al soccorso

chiama i manigoldi bracati

contro te, cinquanta contr'uno

che in gola ti caccino il cappio

corsoio. «O Serbia di Marco,

dove son dunque i tuoi pennati

busdòvani? Non t'ode alcuno?»

 

 


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