Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
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LIBRO QUINTO - CANTI DELLA GUERRA LATINA

4 - Ode alla nazione Serba

XVII.

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XVII.

 

Tastalo con le tue dure

mani, questo sacco di dolo

e di adipe, o Vèlico, questo

sacco di lardo e di fardo.

Cesare dei Bulgari neri,

come Simeone, è costui,

come Caloiàn di Preslavia,

è questo Coburgo bastardo?

Tu che metter suoli la lama

tra i denti, aiduco, se vuoi

aver la pistola nel pugno,

tu tagliami questo codardo

con la squarcina del fiso,

tagliuzzalo come lombata,

condiscilo poi con zibetto,

con cinnamo e con spicanardo.

Lo manderai così concio

alle meretrici di Scòplia.

E che il tuo scherno s'appigli,

che il tuo riso crepiti e scrosci

ai tuoi come un fuoco gagliardo!

 

 


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