Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
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LIBRO QUINTO - CANTI DELLA GUERRA LATINA

4 - Ode alla nazione Serba

XIX.

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XIX.

 

Lode all'uno, grazie al verace!

In Còssovo teco i Latini

combatteranno domani

sotto il gonfalone crociato,

mentre il Lurco «A me è l'impero»

grugna «ché la forza s'alterna».

Sarà coi Latini domani

la grande lor vergine bianca.

Già misto il lor sangue col tuo

ebbero a Valàndovo, sacre

primizie. Ora Vèlese è rossa

di quelle, e vermiglia è la Cerna.

Tra le corna sta di Babuna

la pertinacia non rotta

e in Prilipa avvampa la fede.

O Rumio dagli occhi di druda,

a che musi verso la steppa,

bilenco tra rischio e mercede?

E tu, vil Grecastro inlurchito

che palpi le sucide dramme,

non odi il cannone di Dede?

 

 


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