Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
La Leda senza cigno
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86. Dopo, da un’altra altura, toccai un amore, un dolore e uno splendore anche più maravigliosi. Vidi un’altra Cattedrale, la più solenne, quella delle grandi Sagre, compiersi nella fiamma. Vidi la fiamma, suprema artefice, condurre tutte le linee della pietra immobile alla perfezione della preghiera alata. Le due braccia levate al cielo e non congiunte, vidi la fiamma congiungerle.

Come il silenzio di Soissons, il cantico di Reims era senza parole. I mille e mille e mille uomini, che avevano cavato tagliato e commesso le pietre cantando, intonavano di nuovo il loro cantico interrotto, che saliva fuori del tempo misurato e fuori del linguaggio scandito. Non era se non una forza saliente, come la fiamma. Era anzi la medesima forza saliente. La Cattedrale toccava alfine il cuore del cielo.

Nata da un’aspirazione verso l’altezza, nata da una imitazione angelica, da un bisogno di volo e di coro, la Cattedrale esprimeva un’ansia che non si placa mai. Ella non poteva esser condotta dagli uomini al suo compimento né poteva compiere sé stessa. Nessuna generazione la vedeva compiuta. Il peso della pietra, il peso dello scalpello, il peso della mano serbavano una terrestrità invitta. L’ansia degli edificatori non riusciva se non a volgere verso l’alto il fogliame dei capitelli e le penne degli Angeli impietrite. L’edifizio era un desiderio arrestato nel punto di superarsi. Era una mole radicata che invidiava la nuvola sorvolante.

Ed ecco, d’improvviso, la fiamma eroica ne riprendeva e ne svolgeva il ritmo primiero. La pietra si moveva, la pietra si liberava, la pietra saliva nel firmamento. Tutto il suo sforzo di ascensione era secondato dalla fiamma. Dall’abside, dalle arcate dei contrafforti, dalle curvature dei portali, da tutti i luoghi di gloria, le ali si spiegavano, gli Angeli s’involavano nel fuoco. E dal fuoco altri Angeli si creavano, e seguivano il medesimo volo. Il mistero dell’Ascensione, chiuso nella Cattedrale, era rivelato non in verbo ma in atto. La Cattedrale era scoperchiata come il monumento presso cui Maria se ne stava in pianto allorché i messaggeri vestiti di bianco le dissero: «Donna, perché piagni?».

La Cattedrale era fiammeggiante di resurrezione; e l’anima della Francia era quivi alzata in piè, come il riapparito.


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