Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
La Leda senza cigno
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127. Il passato non val più nulla, né vale il presente. Il presente non è se non un lievito.

Ho non so che volontà di morire. Ascolto la melodia del mondo, che significa: «È tempo di morire, tempus moriendi».

Esco dal prato come da me stesso, col cavallo in sudore. Ritorno su la strada brutale, fra lo strepito atroce dei carri. Fumo, polvere, puzzo, ingombro, grida. E il cielo così arduo e tanto immacolato!

Nella scuderia, l’odore della canfora, l’odore della miscela inglese. Uno strano intorpidimento m’invade, nella posta, tra muro e tramezzo, su la paglia fresca, mentre il palafreniere fa la fregagione alla spalla di Vaivai. Nessuna volontà di tornare a casa, di seguitare a vivere. Imagine d’una trincea profonda, dove si muore, dove la morte percote e schiaccia di sùbito, dove il corpo diventa inerte come la mota, come il sasso, all’improvviso.

Torno a casa. Tutte le noie della vita comune, di quell’altra vita, sono , su la mia tavola. Se devo finire domani, val la pena di occuparsene? Donatella è , nella cornice di smalto, con i due levrieri favoriti, con Agitator e con Great Man, col fulvo e col nero. Mi riappare la prateria di Dama Rosa, il muro pallido, il granaio basso, il gioco dei cani nell’erba non falciata. Ore lontane, ore di solitudine, di ebrezza, di afflizione. E la tomba della mia povera Dorset Red, laggiù, nell’angolo, rilevata di zolle, simile ai tumuli dei soldati, che vidi ieri sotto i cipressi di Aquileia, all’ombra del campanile venerando. E l’immensa guerra che riempie i continenti e le isole, la gigantesca forza nemica, la pulsazione tremenda della razza barbarica.

Dio, Dio, solleva domani di mille cubiti la statura nostra! Dacci il sentimento della potenza, del diritto divino, dell’imperio ereditato.

«Gettiamo il fegato di dal Carso e andiamo a riprenderlo. Questo bisogna.» Così diceva iersera un soldataccio che odorava di trincea muffita.

Perché nessun canto mi esce dal cuore? Perché, quando per forza mi dispongo a comporre il canto aspettato, sono preso da una specie di ripugnanza che par vergogna?

Lo so, lo so, mia gente. Voglio sparire prima che la fede m’abbandoni.


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