Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
La Leda senza cigno
Lettura del testo

Licenza

143

«»

Link alle concordanze:  Normali In evidenza

I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio

184. Vietri, che vuol dire costanza, mentre fa il morto, supino su l’onda squammosa, considera pacatamente le probabilità di salvezza e delibera. Sa che alla Mula di Muggia in quell’ora non c’è anima viva e che, se riescisse ad approdarvi, si troverebbe tutta la notte abbandonato in una spiaggia perfida di rena e di melma. A progredire verso Grado la corrente non gli è favorevole, anzi lo respinge al largo per levante. Ma quella stessa corrente, s’egli la segua invece di contrariarla, lo aiuterà forse a ridiscendere verso Grado nella prima luce del mattino. Gli conviene dunque riallontanarsi dalla terra e prepararsi a passare in mare una notte di circa nove ore. Non esita, non si scoraggia, non dubita delle sue forze, non ha paura dell’ignoto, non è stanco di lottare e di patire. «O cuore, sopporta.» Ed è un cuore di vent’anni!

Riconosce il proiettore austriaco di Duino; e su quello si regola per determinare via via la direzione e la velocità della deriva. Tutta la notte vede balenare, ode tuonare la battaglia lontana su l’Isonzo affocato. Il cuore non gli vien mai meno, né la mente gli s’offusca. È duro, costante, vigile, sagace. Come non si lascia sopraffare dall’ansia, così non si lascia vincere dal freddo, dalla sete, dalla fame. Sono passate quattro ore, e la notte è al colmo. Fra quattro ore comincerà ad albeggiare. La sua pazienza d’uomo supera la pazienza della notte. Il vecchio marinaio d’Itaca non è più virtuoso di questo imberbe marinaio campàno. Il sale lo impregna e lo preserva. Le stelle gli sono fauste. Alla diana egli scorge di nuovo la terra, avvista la riva di Grado.

Allora getta il suo primo grido, il saluto del risveglio, il richiamo del gallo. Chiara è la voce, e aumenta con la luce. È la novissima giovinezza d’Italia che saluta il giorno, temprata nel suo mare.

S’ode la voce su la spiaggia latina, nel vecchio porto dei Patriarchi, nelle acque gradate.


«»

IntraText® (VA2) Copyright 1996-2013 EuloTech SRL