Gabriele D'Annunzio: Opera omnia
La Leda senza cigno
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198. Ci abbassammo a volo, con un movimento che forse rispondeva a una volontà d’inginocchiarci. E i fiori della barena, gli asfodeli violetti dell’estuario, che in parte avevamo serbati per memoria degli eroi marini, io li sparsi su quel convoglio silenzioso e glorioso come il sepolcro sommerso.

E il mio più alto canto, o Chiaroviso, è il canto che quella sera io non cantai ma che son certo di riudire in me quando si farà notte e rincontrerò il mio pilota a faccia a faccia.

Venezia, giugno 1916.



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