9. BANCA DATI RIFIUTI Il settore dei rifiuti si compone di aspetti relativi a problematiche diverse, regolamentati da normativa specifica più o meno approfondita e mirata, in funzione dei vari argomenti. In questa sede si è privilegiata, ai fini di un approfondimento di analisi, la parte riguardante il catasto dei rifiuti, essendo stato questo argomento oggetto di normativa ampia e dettagliata. Il catasto dei rifiuti è stato istituito con la legge 475 del 9 novembre 1988. Il catasto consiste in un sistema unitario, articolato su scala regionale, per la raccolta dei dati relativi ai soggetti produttori e smaltitori di rifiuti speciali, tossici e nocivi, speciali assimilabili agli urbani, effettivamente avviati al riutilizzo. La realizzazione del catasto è affidata alle Regioni, che possono delegare la gestione alle province, mentre al Ministero dell'ambiente spetta il compito di definire le modalità di rilevazione per l'organizzazione del catasto, il sistema di codifica, le elaborazioni minime obbligatorie, le modalità di interconnessione del sistema ed i destinatari dell'informazione. Inoltre, il Ministero dell'ambiente, deve elaborare annualmente i dati provenienti dal catasto, pubblicare la stima dei rifiuti prodotti (divisi per tipologie) e delle quantità smaltite negli impianti autorizzati ed individuare il fabbisogno residuo di nuovi impianti di smaltimento. Il decreto 14 dicembre 1992 ha recepito gli sviluppi più recenti dell'attività di analisi svolta nell'ambito del progetto RIRI (progetto per il rilevamento dei dati sulla produzione e sullo smaltimento dei rifiuti) per la definizione dei contenuti e dell'organizzazione del catasto dei rifiuti. In particolare, nel rapporto RIRI "Censimento dei rifiuti speciali, tossici e nocivi: tracciato record delle schede di rilevamento" (ISTISAN 90/25) erano stati definiti i criteri per una standardizzazione dell'informazione raccolta e delle procedure di acquisizione dei dati su supporto magnetico, per garantire al catasto dei rifiuti i necessari requisiti di completezza e qualità dei dati accumulati a livello regionale. A livello regionale, essendo stato definito il contenuto informativo dei catasti regionali ed essendo stato definito, altresì, un formato omogeneo di scambio, risulteranno comunque disponibili le informazioni di dettaglio relative alla localizzazione, alla dimensione ed alla tipologia dei produttori e degli smaltitori di rifiuti. Più recentemente, l'ulteriore rapporto "Schede per il rilevamento dei dati relativi alla produzione e smaltimento di rifiuti: speciali, tossici e nocivi, speciali assimilabili agli urbani, materie prime seconde" (ISTISAN 91/35) ha proposto di apportare alle modalità di rilevazione ed al sistema di codifica alcune modifiche ed integrazioni derivanti da sperimentazioni condotte a livello territoriale ed ha aggiornato la proposta relativa alle elaborazioni minime obbligatorie. In particolare, sono state definite: - la scheda per il rilevamento dei rifiuti prodotti; - la scheda per il rilevamento dei rifiuti smaltiti; - la scheda (introdotta ex-novo) per il rilevamento dei rifiuti speciali assimilabili agli urbani non di origine industriale effettivamente conferiti al gestore del servizio pubblico di raccolta dei rifiuti solidi urbani; - la scheda (introdotta ex-novo) per il rilevamento dei rifiuti effettivamente avviati al riutilizzo. In questo capitolo viene presentato lo schema concettuale dei dati rilevati e accumulati presso il livello regionale.
|