APPENDICE B - Tecniche di costruzione delle tabelle a partire dallo schema concettuale
1) Ogni entità "forte" dello schema concettuale viene descritta da una tabella semplice le cui righe sono gli attributi della entità.
2) Ogni entità "debole" dello schema concettuale viene descritta con una tabella che designa la tabella realizzante l'entità o la relazione da cui dipende.
Se la relazione di esistenza è anche di identificazione, nella chiave della entità debole si concatena la chiave della tabella che realizza l'entità "padre".
3) Le gerarchie "ISA" possono essere trasformate in due modi:
Si trasforma ogni entità coinvolta nella gerarchia in una tabella contenente gli specifici attributi.
In particolare l'entità "padre" contiene la chiave e gli attributi comuni (con l'eventuale aggiunta di un attributo che discrimina le varie occorrenze); le altre tabelle, corrispondenti alle entità "figlie", contengono la chiave della tabella "padre" più gli attributi specifici.
Oppure si trasforma in tabella solo l'entità "padre" e si aggiunge un attributo per caratterizzare le diverse occorrenze.
4) La relazione 1-N tra due entità assegna un insieme di occorrenze di una tabella (designante) ad una sola occorrenza di una tabella (designata).
Questa designazione si realizza aggiungendo agli attributi della tabella designante la chiave della tabella designata.
5) Per ogni relazione N-M si definisce una tabella associativa la cui chiave è composta dalle chiavi delle tabelle che realizzano le entità collegate. Nel caso in cui siano presenti attributi di relazione, questi compariranno nella tabella associativa, in corrispondenza della coppia di occorrenze cui si riferiscono
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