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CNR - ITBM
Terminologia dell'ambiente

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  • SINA - MODULO CENTRALE: MODELLO DELL'ORGANIZZAZIONE
    • PARTE I - STRUTTURE E COMPITI
      • 1. MINISTERO DELL'AMBIENTE
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PARTE I - STRUTTURE E COMPITI


1. MINISTERO DELL'AMBIENTE
Il Ministero dell'Ambiente è stato istituito con la Legge 349 dell'8 luglio 1986, subentrando all'Ufficio per il Ministro dell'Ecologia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, allo scopo di raccogliere e centralizzare a livello nazionale le funzioni di indirizzo e controllo in materia ambientale.
Questo obiettivo può essere raggiunto tramite la programmazione organica delle attività volte ad assicurare la promozione, la conservazione ed il recupero delle condizioni ambientali e del patrimonio naturale nazionale e la difesa delle risorse naturali dagli inquinamenti.
Sono infatti specifici del Ministero dell'Ambiente, come da art. 1 della Legge 349/86, i compiti relativi alla conservazione ed al recupero delle condizioni ambientali conformemente agli interessi della collettività ed alla qualità della vita, nonché i compiti di difesa dall'inquinamento, di conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale nazionale.
Sempre art. 1 della legge istitutiva è previsto che il Ministero, di concerto con il Ministero della Pubblica Istruzione, svolga il compito di promuovere studi e ricerche su materie riguardanti l'ambiente e la sua salvaguardia adottando anche iniziative volte ad informare i cittadini ed a sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi ambientali.
È soprattutto in questa ottica che il Ministero deve redigere ogni due anni e presentare al Parlamento una Relazione sullo stato dell'Ambiente.
Attraverso un coordinamento con il Ministero degli Esteri e con altre Amministrazioni centrali, il Ministero dell'Ambiente ha il compito di curare i rapporti con gli organismi internazionali sulle tematiche ambientali, gli adempimenti delle convenzioni internazionali, delle direttive e dei regolamenti comunitari in materia ambientale.
Nello svolgimento delle funzioni alle quali è preposto, il Ministero dell'Ambiente si avvale della collaborazione di amministrazioni ed enti centrali, di strutture amministrative a carattere locale, di istituti di ricerca ed universitari e dell'opera di strutture pubbliche di supporto per la prevenzione e la repressione dei danni contro l'ambiente (fig. I.1.1).
L'ambito delle collaborazioni del Ministero


Note alla figura I.1.1:
1) Il Ministero dell'Ambiente opera di concerto con Amministrazioni ed Enti centrali su specifici argomenti di comune pertinenza. Inoltre scambia ed utilizza dati ed informazioni sull'ambiente di interesse reciproco.
2) Il Ministero dell'Ambiente sviluppa rapporti con le Regioni e le Amministrazioni locali per programmare, attuare e controllare interventi di salvaguardia ambientale. Può inoltre esercitare azioni sostitutive in caso di inadempienze gravi.
3) Il Ministero dell'Ambiente concorda programmi di intervento e progetti finalizzati con associazioni ambientaliste nazionali.
4) Il Ministero dell'Ambiente si avvale, oltre al N.O.E., dell'opera di reparti speciali per la repressione e la prevenzione dei danni contro l'ambiente, di concerto con le Amministrazioni da cui dipendono.
5) Il Ministero dell'Ambiente cura adempimenti tecnici ed amministrativi in riferimento a convenzioni internazionali e regolamenti comunitari.
6) Il Ministero dell'Ambiente si avvale dell'opera di istituti di ricerca e di organi tecnici dello Stato per programmare e studiare interventi in materia ambientale e per pianificare programmi di tutela e risanamento da inquinamenti.
Dalla analisi della Legge istitutiva del Ministero dell'Ambiente (Legge 349/86) si può ricavare un primo schema generale per mettere in evidenza le attività principali che il Ministero deve esercitare o coordinare e gli enti che collaborano all'attuazione di tali funzioni.
I principali settori di intervento che sono coinvolti nelle attività di indirizzo, coordinamento, controllo e concertazione con altri enti della Pubblica Amministrazione, espletate dai vari Servizi del Ministero, si muovono nel dominio di:
- acqua;
- aria
- suolo;
- ecosistemi naturali;
- attività dell'uomo ed aspetti ambientali ad esse connessi.
Nel prosieguo dell'attività di analisi, in maniera coordinata con i risultati delle attività previste negli altri contratti del progetto SINA - modulo centrale, verrà messa a punto una classificazione per settori/comparti ambientali, che metta in evidenza soprattutto le azioni che vengono svolte dall'amministrazione pubblica in ambito ambientale e che, pur presentando forti caratteristiche di scientificità, non abbia l'aspetto scientifico come unico punto di vista.
Tale ultimo compito spetta infatti agli enti di ricerca ed all'università, mentre la classificazione cercata presenta soprattutto finalità organizzative nell'attività di progettazione di un sistema che raccolga e distribuisca informazione a fini di programmazione delle azioni pubbliche e del comportamento sociale nel settore.
A questo fine sarà necessario attendere in particolare l'attività del censimento e quella di predisposizione del modello dell'organizzazione del sistema per mettere a punto una classificazione che sia di riferimento sia all'interno stesso del progetto che nei rapporti con gli altri enti interessati dal progetto.




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